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Se mi volevi bene...

Totò
Lingua: Italiano



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(Anna Magnani)


[1944]
Con Anna Magnani
Duetto dallo spettacolo di rivista "Con un palmo di naso" di Michele Galdieri (1902 – 1965), celebre commediografo, paroliere e sceneggiatore napoletano.
Sulla falsariga della famosissima canzonetta napoletana "Ciccio Formaggio", scritta nel 1940 dal duo Pisano-Cioffi e portata al successo da Nino Taranto.



Le riviste di Galdieri ("Quando meno te l'aspetti" del 1940, "Volumineide" del 1941, "Orlando Curioso" del 1942, "Che ti sei messo in testa?" della fine del 1943) interpretate dal formidabile duo Anna Magnani e Antonio Focas Flavio Angelo Ducas Comneno De Curtis di Bisanzio Gagliardi, in arte Totò, furono, nella cupa Roma fascista e poi occupata dai tedeschi, una ventata di aria fresca e di satira contro il regime e i suoi amici "schnauzer" e per questo subirono di frequente intoppi e censure.
Per esempio, il titolo "Che ti sei messo in testa?" fu imposto dai censori, mentro quello originale era "Che si sono messi in testa?", con allusione alla pretesa nazifascista di tenere soggiogati interi popoli e di conquistare il dominio sul mondo. Durante una replica dello spettacolo, sparsasi la notizia che Hitler aveva subìto ed era scampato all'ennesimo attentato (in tutto furono una ventina), Totò, che recitava sempre adattando il copione alle notizie fresche, attraversò la scena durante uno dei tanti numeri con un paio di baffetti da führer, il ciuffo incerottato e, zoppicando vistosamente, scomparve subito dietro le quinte tra le risate del pubblico sorpreso. Quella sera stessa fu avvisato che i tedeschi si preparavano ad arrestarlo e così se ne scappò a Valmontone.
Ma si prese la rivincita poco tempo dopo, nella Capitale appena liberata quando in "Con un palmo di naso" potè finalmente sfogarsi interpretando Hitler e il Duce. In una gag della pièce, Totò impersonava Mussolini vestito da Pinocchio mentre la Magnani, vestita da Salomè, era l'Italia. E se il Paese rimproverava al suo dittatore di aver fatto fesserie e solo i fatti suoi e di averlo consegnato agli invasori nazisti, Pinocchio-Mussolini rimproverava alla Salomé-Italia di essere stata troppo adulatrice e accondiscendente nei suoi confronti e non aver avuto coraggio di criticare e di opporsi allo scempio del fascismo. (fonte Pianeta Totò)
Se mi volevi bene veramente
dovevi agire un po’ più seriamente
dovevi fare meno profezie
dovevi dire meno fesserie
dovevi smascherare quei pagliacci
pensare più ai fagiuoli che ai Petacci

Se mi volevi bene in quei momenti
non mi dovevi fare i monumenti.
E senza aver timor dei miei scherani
non mi dovevi battere le mani.
La cartolina rossa di adunata
dovevi rimandarmela stracciata.
Dovevi fare almeno sol la mossa
d’organizzar uno straccio di sommossa.
Quand’io pontificavo dal balcone
dovevi farmi almeno un pernacchione.
Quand’io facevo tutto a mio piacere
dovevi darmi un calcio nel sedere.

inviata da Bartleby - 8/12/2011 - 23:17




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