Lingua   

Είχα φυτέψει μια καρδιά

Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης


Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης

Lista delle versioni e commenti


Ti può interessare anche...

Μετανάστης
(Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης)
Lament for the Death of a Nobody
(Ewan MacColl)
Τῆς ξενιτιάς (Φεγγάρι μαγιά μοῦ 'κανες)
(Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης)


Eíha fytépsei mia kardiá
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
Αρχιπέλαγος - 1959 & 1976
Άλλες ερμηνείες: Δήμητρα Γαλάνη - Γιώργος Μούτσιος

Testo di Nikos Gatsos
Musica di Mikis Theodorakis
Prima interpretazione di Grigoris Bithikotsis
LP "Archipelagos" - 1959 - 1976
Altre interpretazioni: Dimitra Galani - Yorgos Moutsios

archipelagos

Un altro ritorno dell'emigrante e un'altra vecchia canzone piacevole e famosa. Per allungare la nota, approfitto qui per dire due cose della parola "ξενιτιά" (xenitià), che fa parte di un gruppetto di parole greche il cui scopo denotativo non si può mai separare da un'implicazione connotativa. In una pagina web (che ho copiato da molto tempo senza conservarne, maledizione, l'indirizzo) una traduttrice dal greco all'inglese illustra alcune di queste parole, che girano avvolte in un aura di significati, evocazioni, giudizi inespressi, e che per questo motivo rendono spesso inadeguata la traduzione. Per lei sono:"εκκλησία", "καφενείο", "δωδεκάθεο", "αμάν", "μάγκας", "παλληκάρι", "Ιθάκη", "Κέρβερος", "μουτζώνω" e la "ξενιτιά" di questa e di infinite altre canzoni. Derivando da ξενος (straniero), l'astratto indica la "terra straniera", ma con la connotazione costante dello straniamento, della pena, della nostalgia di casa di chi è costretto a viverci. Teniamone conto, quando incontriamo questa parola, inevitabile quasi, nelle canzoni che hanno per oggetto l'emigrazione.(gpt)
Με τ'αστεράκι της αυγής
στο παραθύρι σου σα βγεις
κι αν δεις καράβι του νοτιά
να ΄ρχεται από την ξενιτιά
στείλε με τ'άσπρα σου πουλιά
γλυκά φιλιά

Με τ'αστεράκι της αυγής
στο παραθύρι σου σα βγεις
κι αν δεις καράβι του νοτιά
να 'ρχεται από την ξενιτιά
στείλε με τ'άσπρα σου πουλιά
χίλια γλυκά φιλιά

Είχα φυτέψει μια καρδιά
στου χωρισμού την αμμουδιά
μα τώρα που ‘ρθα να σε βρω
με δαχτύλίδι και σταυρό
γίνε το φως μου και του κόσμου η ξαστεριά
κι απ'το παλιό μας το κρασί
δώσ'μου να πιω και πιες κι εσύ
να μείνω αγάπη μου για πάντα στην πικρή στεριά

inviata da Gian Piero Testa - 8/12/2010 - 12:56



Lingua: Italiano

Gian Piero Testa.
Gian Piero Testa.

Versione italiana di Gian Piero Testa

arhipsmall.Piccola avvertenza. Probabilmente per motivi metrici, due parole non scritte nel testo stampato di Gatsos si sentono aggiunte nella canzone cantata. Sono: il "mille" aggiunto ai "baci" della seconda strofa, e l' "amara" aggiunto a "terraferma". Il testo e la traduzione rispecchiano il canto.
AVEVO PIANTATO UN CUORE

Con la stellina dell'alba
affacciati alla finestra
e se vedrai una nave del sud
arrivare dalla terra straniera
mandami coi tuoi bianchi uccelli
dolci baci

Con la stellina dell'alba
affacciati alla finestra
e se vedrai una nave del sud
arrivare dalla terra straniera
mandami coi tuoi bianchi uccelli
mille dolci baci

Avevo piantato un cuore
sulla spiaggia della separazione
ma ora che son qui per ritrovarti
con anello e croce
sii per me la luce e il firmamento del cosmo
e del nostro vino vecchio
versami da bere e bevi anche tu
e resterò così anch'io, amor mio, per sempre sull'amara terraferma

inviata da Gian Piero Testa - 8/12/2010 - 13:16




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org