Lingua   

Negro Song

Alan Stivell
Lingua: Bretone


Alan Stivell

Lista delle versioni e commenti



(1976)
Testo di Per Denez (Pierre Denis)
Musica di Alan Stivell-Cochevelou
Dall'album "Trema'n Inis" (Vers l'île)

Alan Stivell: Trema'n inis, 1976.
Alan Stivell: Trema'n inis, 1976.


Alan Stivell-Cochevelou è, come tutti sanno, l'autore della rinascita della canzone bretone ed il suo autore e interprete più importante; Per Denez (in grafia francese: Pierre Denis) è uno dei più grandi poeti contemporanei in lingua bretone, oltre che un filologo e un linguista di fama.
Me zo Breizhad.

Me zo bet sklav.
Galeour ez on bet e bagoù ar Roue Loeiz.
Toullet em eus hentoù,douget va samm a vein,
Savet em eus,en o c' herbenn,o falezioù.

Me zo bet soudard.
Va obidoù em eus kanet e lannegi Planwour.
Breinet em eus en erc' hegi Rusia,
Breinet em eus e rizegi Hanoi,
Tufet va gwad e fozioù pri Verdun.
Lazhet'em eus ar re zu
Ha distrujet an doueed a azeulent.

Me zo bet mevel.
Mousc'hoarzh ar re faezhet em eus bet o servij.
Desket em eus d'an dud komz evel va mistri.
Ruzet em eus va zreid war bavezioù Pariz.

Ha graet em eus dezho c'hoarzhin
Rak me zo bet farouell.

Me zo bet merzher



Lingua: Francese

Versione francese fornita da Paolo Sollier
NEGRO SONG

Je suis Breton.

J'ai été esclave.
J'ai été bagnard dans les galères du Roi Louis.
Jai percé des routes,porté mon fardeau des pierres
Dans leur capitale,

,je leur ai bati des palais.

Jai été soldat.
J'ai chanté mes obséques dans les landes de Ploemeur.
J'ai pourri dans les champs de neige de Russie,
J'ai pourri dans les rizières d'Hanoi,
J'ai craché le sang dans les tranches argileuses de Verdun.
J'ai tué les noirs
et dètruit les dieux qu'ils adoraient.

J'ai été valet.
J'ai eu pour servir le sourire des vaincus.
J'ai appris aux hommes à parler comme mes maitres.
J'ai trainé les pieds sur les pavés de Paris.

Et je les ai fait rire
Car j'ai été un bouffon.

Jai été martyr.



Lingua: Italiano

Versione italiana di Paolo Sollier
NEGRO SONG

Sono Bretone.

Sono stato schiavo.
Sono stato forzato nelle galere del Re Luigi.
Ho aperto strade, portato il mio carico di pietre,
Nella loro capitale, ho loro costruito palazzi.

Sono stato soldato.
Ho cantato il mio funerale nelle lande di Ploemeur.
Sono marcito nei campi di neve di Russia,
Sono marcito nelle risaie di Hanoi,
Ho sputato sangue nelle trincee argillose di Verdun.
Ho ucciso i neri
E distrutto gli dei che adoravano.

Sono stato servo.
Ho avuto per servire il sorriso dei vinti.
Ho insegnato agli uomini a parlare come i miei padroni.
ho trascinato i piedi sul selciato di Parigi.

E li ho fatti ridere
Perché sono stato buffone.

Sono stato martire.



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