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I Fought In A War

Belle & Sebastian
Lingua: Inglese


Belle & Sebastian

Lista delle versioni e commenti


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Dall'album "Fold Your Hands Child, You Walk Like A Peasant" del 2000.

I fought in a war and I left my friends behind me
To go looking for the enemy, and it wasn’t very long
Before I would stand with another boy in front of me
And a corpse that just fell into me, with the bullets flying round

And I reminded myself of the words you said when we were getting on
And I bet you’re making shells back home for a steady boy to wear
Round his neck, well it won’t hurt to think of you as if you’re waiting for
This letter to arrive because I’ll be here quite a while

I fought in a war and I left my friends behind me
To go looking for the enemy, and it wasn’t very long
Before I found out that the sickness there ahead of me
Went beyond the bedsit infamy of the decade gone before

And I reminded myself of the words you said when we were getting on
And I bet you’re making shells back home for a steady man to wear
Round his neck, well it won’t hurt to think of you as if you’re waiting for
This letter to arrive because I’ll be here quite a while

I fought in a war, and I didn’t know where it would end
It stretched before me infinitely, I couldn’t really think
Of the day beyond now, keep your head down pal
There’s trouble plenty in this hour, this day
I can see hope I can see light

And I reminded myself of the looks you gave when we were getting on
And I bet you’re making shells back home for a steady man to wear
Round his neck, well it won’t hurt to think of you as if you’re waiting for
This letter to arrive because I’ll be here quite a while

inviata da Alessandro - 11/11/2005 - 23:09



Lingua: Italiano

Versione italiana di Alberto Truffi, con la collaborazione di Andrea Cornale.
da "Musica e Memoria"
HO COMBATTUTO UNA BATTAGLIA (1)

Ho combattuto una battaglia ed ho lasciato i miei compagni dietro di me (2)
per arrivare a guardare in faccia il nemico, e non ci è voluto molto
prima che io mi trovassi con un altro ragazzo davanti a me
e un cadavere che cadeva proprio addosso a me, con le pallottole che fischiavano intorno.

E ho ricordato a me stesso le parole che hai detto quando siamo arrivati
e scommetto che stai facendo collane di conchiglie a casa per farla indossare al tuo nuovo ragazzo (3)
attorno al suo collo, bene, non sarà male pensare a te
come se tu stessi aspettando
l'arrivo di questa lettera, perché io sarò qui già da un po'.

Ho combattuto una battaglia ed ho lasciato i miei compagni dietro di me
per arrivare a guardare in faccia il nemico, e non ci è voluto molto
prima che capissi che tutto quel male lì davanti a me
andava oltre l'infamia del decennio appena trascorso (4)

E ho ricordato a me stesso la parola che hai detto quando siamo arrivati
e scommetto che stai facendo collane di conchiglie a casa per farla indossare a un uomo fisso (al tuo nuovo uomo)
attorno al suo collo, bene, non sarà male pensare a te
come se tu stessi aspettando
l'arrivo di questa lettera, perché io sarò qui già da un po'.

Ho combattuto una battaglia, e non ho capito dove sarebbe finita
si è estesa dietro di me all'infinito, non potrei realmente pensare
a un altro giorno dopo questo ora, tieni la testa bassa
ci sono un sacco di guai a quest'ora, in questo giorno
posso vedere speranza, posso vedere la luce

E ho ricordato a me stesso lo sguardo che mi hai dato quando siamo arrivati
e scommetto che stai facendo collane di conchiglie a casa per farla indossare a un uomo fisso (al tuo nuovo uomo)
attorno al suo collo, bene, non sarà male pensare a te
come se tu stessi aspettando
l'arrivo di questa lettera, perché io sarò qui già da un po'.
NOTE a cura di Alberto Truffi, da Musica e Memoria

(1) Il titolo di questa canzone è anche il titolo del libro che tiene in mano la ragazza sulla copertina del disco, quella che si specchia e vede la sua immagine riflessa che la guarda perplessa. Le ragazze sono in realtà due sorelle e rispondono al nome di Gyda e Kristìn Valtysdottir, e sono la metà femminile del gruppo islandese Mùm.
Un libro con questo titolo pare che non esista, ma la allusione, anche nel resto del testo di questo brano, è abbastanza trasparente, ed è indirizzata al famosissimo libro anti-militarista sulla I guerra mondiale "All'Ovest niente di nuovo" di E.M. Remarque.

(2) In italiano si usa dire "ho fatto una guerra" per indicare l'intera campagna, e "ho combattuto una battaglia" per un singolo episodio di guerra. Visto il seguito del testo si è preferita la seconda traduzione

(3) "Steady boy" e poi più avanti, "Steady man" dà l'idea di "ragazzo fisso", persona con la quale si sta insieme

(4) "Bedsit" significa "monolocale": intraducibile, forse "maledetto monolocale

inviata da Alessandro - 11/11/2005 - 23:17


Bedsit è tutto quello che è "da cameretta", la traduzione di bedsit infamy è dunque pressappoco "la maledizione della mia cameretta" o "la mia maledetta cameretta"

andrea - 16/2/2018 - 14:42




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