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Lamento per la morte di Giuseppe Pinelli

Franco Trincale
Lingua: Siciliano


Franco Trincale


E persiru la testa
e non sannu cosa dire
la corda gruppa gruppa
è morto senza colpa.
E lo chianginu l'amici
li scontenti e gli infelici
e lo piangi la moglieri
li compagni ferrovieri.
Che innocente lo infamari
gli inquirenti di Milano.
Per tre giorni e per tre notti
interrogato ai ferri corti
tra fumate e cosi storti
nella morsa lu stringeru.
E che fumu intra la notti
li pensieri s'annebbiaru
era chiusa la finestra
oi aperta la lasciaru.
Era quasi mezzanotti
e a' finestra c'è la morti.

(Parlato):
"E chi fici la morti?
L'aspittò fuori la corti a Giuseppe
o entrò dalla balcunata
entro la stanza affumicata
e annebbiò li sentimenti
dell'esperti inquirenti?"

Era quasi mezzanotti
e caddi nella corti
e strisciò lu cornicioni
che era sotto a lu balconi.
Era morto sull'istanti
steso a terra malamenti
ma pareva fossi morto
un istante precedenti.
Lu questore dissi poi
non l'abbiamo ucciso noi!



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