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Stari Most

Les Ogres de Barback
Langues: français, croate


Les Ogres de Barback

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[2002]
[Fred Burguière / Sam Burguière / Mathilde Burguière / Alice Burguière]]
Album: Un air, deux familles
Interpretata con / Interprétée avec Les Hurlements d'Léo
Dal tour Latcho Drom
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Les Ogres de Barback, o Les Ogres (“gli Orchi”) come sono detti comunemente, è un gruppo fatto in famiglia: i suoi membri sono infatti i quattro fratelli e sorelle Burguière (Fred, Sam, Alice e Mathilde). Come se non bastasse, Alice e Mathilde sono pure gemelle. Facenti parti del gotha attuale della canzone engagée francese, si sono fatti notare anche per i loro tour e i loro album “associati” via via ad un altro solista o gruppo di varie città francesi: l'album Un Air, deux Familles, di cui fa parte questa bella canzone dedicata a Mostar e al suo “Ponte Vecchio” fatto saltare durante la guerra bosniaca, nel 1993, è in coabitazione con la band bordolese Les Hurlements d'Léo (bordolese come i Noir Désir, va detto).

Una canzone che, proposta a questo sito, ha fatto letteralmente impazzire per il testo. Tuttora, all'ascolto dell'mp3, si avverte nel testo francese un'intera strofa mancante nelle versioni scritte riprese da alcuni siti di testi, che ci occuperemo di trascrivere. La parte del testo in croato, inoltre, è scritta in modo assolutamente inesatto, e ci siamo occupati di ricostruirne la dizione corretta all'ascolto (anche per capire che il misterioso po svijesh dama riportato nei siti di testi è in realtà po zvijezdama). Sarebbe meglio che certi grandi siti “autorizzati” o addirittura “autorizzatoni” dalle majors offrissero un servizio migliore. [CCG/AWS Staff]
J'associe le bien, le mal, j'envisage le meilleur
Au diable les kilomètres et les frontières
Pourvu qu'il y ait l'ivresse de la joie,
La joie de l'ivresse

A Mostar j'ai marché sur une étoile, madame
Tu me le diras, c'est un éclat d'obus mon gars !
Ici on se bat pour une bannière,
Pour son cloche, pas pour des idées...

Le Credo tout à fond, mes pieds, mes mains,
Ma bite et mon couteau...
Sans oublier ma pauvre tête, en ligne de mire
Sur la comète, un tout petit bonheur sur terre,
Un pur moment d'oubli de soi.
M'as tu vu en cadavre ?
Kod mene ima sunca
Kod mene ima Karpa i ja
Kod mene je i Alma, moja mlađa sestra
Kod mene je i Bro, stari ciganin
Kod mene je heroj Irfan
Kod mene je muzikar Teo
Idemo viđeti na drugoj strani starog Mosta
Mislio sam da je i kod tebe isto,
Samo ti, ti danas vjeruješ da hodaš po zvijezdama

Niću više sanjati
A la St Jean-Baptiste, Philosophe et anarchiste
A la St Pierrot, mets des tombes dans ton cerveau
A la St Mehdi, prends n' import' quoi et réfléchis...
Mais il n'y a pas de St Farid, qu'avez vous fait de son prénom ?
J'ai le coeur aride quand vient la fête de tous vos prénoms
Et quand la guerre n'a pas de nom, comment
L'appelle t-on ?
J'vous l' réponds pardi on l'appelle la guerre des cons...et j' rêvrais plus.

26/7/2009 - 16:41



Langue: italien

Versione italiana di Riccardo Venturi
(dal francese e dal croato)
27 luglio 2009
STARI MOST

Associo il bene e il male, mi auguro il meglio
Al diavolo i chilometri e le frontiere
Sempre che ci sia l'ebbrezza della gioia,
La gioia dell'ebbrezza

A Mostar ho camminato su una stella, signora,
E mi dirai, è uno scoppio di cannone, ragazzo mio!
Qui si combatte per una bandiera,
Per il campanile, e non per delle idee...

Il Credo fino in fondo, i miei piedi, le mani,
Il mio cazzo ed il coltello...
Senza scordare la mia povera testa, in linea di mira
Sulla cometa, una piccola gioia in terra,
Solo un momento in cui si scorda se stessi.
Mi hai visto cadavere?
Da me c'è il sole
Da me ci sono Karpa e io
Da me c'è Alma, mia sorella minore,
Da me c'è anche Bro, il vecchio zingaro
Da me c'è Irfan l'eroe*
Da me c'è Teo il musicista
Andiamo a vedere dall'altra parte del Ponte Vecchio
Pensavo che anche da te fosse lo stesso
Solo che te, te oggi credi di camminare sulle stelle

Non sognerò più
Per S. Giovanni Battista, filosofo e anarchista
Per San Pierino mettiti tombe nel cervello
Per San Mehdi, prendi quel che vuoi e pensaci su...
Ma non c'è un San Farid, che ne avete fatto del suo nome?
Mi si secca il cuore quando arriva la festa di tutti i vostri nomi
E quando la guerra non ha nome, come
Si chiama?
Vi rispondo, perdio, si chiama la guerra dei coglioni...e non sognerò più.
* Irfan, le héros (“Irfan l'eroe”) è il titolo di un album degli Ogres, del 1999.

27/7/2009 - 19:41




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