DCP

Antiwar songs by DCP

E’ l’ottobre del 2003 quando quattro kids residenti in Franciacorta si ritrovano in un umido scantinato. Cosa li unisce? Una forte e pluriennale amicizia - Damy Pago e Fede vengono già da un’esperienza musicale comune durata tre anni con gli Wellfuck State - l’amore per i suoni della strada – lo streetpunk, l’hardcore, lo ska, il punk-oi! - e l'orgoglio antifascista ed antirazzista. Pago si siede dietro una batteria, Damy e Fede continuano ad abusare rispettivamente del basso e della chitarra, il Bekka si arma di un microfono. Ecco che uno spettro comincia ad aggirarsi per la Franciacorta: è uno spettro che si muove a ritmo di streetcore antifascista; è lo spettro dei DCP, acronimo di “Dillo Con le Pietre”. Dopo quattro anni di attività live, che porterà la band ad aprire concerti tra gli altri di Atarassia Gröp, Los Fastidios e Sham 69, nel settembre 2007 Damy abbandona il gruppo per inseguire un sogno che da molto tempo coltiva: dopo aver frequentato negli ultimi due anni un corso di preparazione presso lo SVI, a dicembre il nostro partirà per il Burundi, impegnandosi in un progetto di sostegno alle popolazioni locali della durata di tre anni. Grazie Damy, grazie per tutto ciò che abbiamo condiviso in questi anni di amicizia, musica e lotta; un grande in bocca al lupo a te ed a Francy - la moglie, impegnata anch'ella nel progetto - ed arrividerci a presto: i DCP ti aspettano! Il posto di Damy viene preso da Dani, altro grande amico e membro da circa un annetto della crew antifascista che gravita intorno alla band; la scelta si rivela da subito azzeccatissima e promettente. E finalmente, tra maggio e giugno del 2008, la band registra e stampa la sua prima demo, "Nessuna cortesia all'uscita", sette tracce di intenso streetcore 100% antifascista ed antirazzista, progetto sostenuto dalle realtà DIY Anfibio Records, Still Screaming e Marchiato a fuoco Records. Continua l'attività live della band, sono sempre più numerosi i concerti che vedono i DCP sparare dal palco i loro pezzi insieme a gruppi come Gavroche, Guacamaya, Business, Desperta Ferro, Answer. Arriviamo all'estate del 2009: i quattro amici entrano in studio e lavorano insieme a Nicola e Giorgio al nuovo Ep. La strada scelta è sempre quella dell'autoproduzione - DIY as a clear choice! - ed è grazie all'Associazione Joe Strummer Magenta, alla Know Your Rights Rec., alla Still Screaming ed alla Marchiato a Fuoco che prende forma "Fino a qui tutto bene", sette pezzi streetcore nei quali il gruppo ricerca suoni ed arrangiamenti più curati e maturi rispetto alla prima demo; nella tracklist anche le versioni riarrangiate di due canti antifascisti di lotta e di resistenza - "Bella ciao" e "Mano alla bomba" - e "Poem from Guantanamo", il cui testo è ispirato ad una poesia di Shaker Abdurraheem Aamer, detenuto proprio nel lager di Guantanamo. Nei primi mesi del 2010 i DCP si rimettono al lavoro con Nico e Giorgio per registrare tre pezzi: una nuova versione di "Attori inconsapevoli" e due inediti, "Lager italiani" ed "Hatelist"; il suono si fa ancora più elaborato e di maggiore impatto, segnato in maniera importante da decise influenze hardcore (sia old- che newschool). Questi pezzi, insieme a "Poem from Guantanamo", vengono inseriti in "La digna rabia", split cd benefit a cui la band partecipa con Red Union (punk-rock da Novi Sad, Serbia), Guacamaya (combat punk da Milano) e Los Fastidios (streetpunk da Verona), ed il cui ricavato alla vendita andrà interamente a sostegno della lotta zapatista in Chiapas. Si tratta di un cd cento per cento autoprodotto, nato grazie al fondamentale apporto di realtà DIY quali Know Your Rights Records, Associazione Joe Strummer Magenta, Radio Alternative, Filottrano City Rockers Records, Anfibio Records, Mad Lake Records, Punk Royale. Ci si vede ai concerti! LOVE MUSIC, HATE FASCISM!

Ulteriori informazioni: http://www.myspace.com/dilloconlepietr...