Bachi da PietraBruno Dorella (ex-Wolfango, parte dei progetti Ronin e OvO, imprenditore in proprio con l'etichetta Bar La Muerte) e Giovanni Succi (gia' fulcro dei Madrigali Magri) sono i Bachi da Pietra.

Fanno una musica indefinibile, sorta di blues-voodoo, primigenio, scarnificato, malato, dilaniato, biascicato, allucinato, con testi alcolici, maledetti, malsani, intrisi di sangue ed umori.

"Della natura del baco da pietra"
di Emiliano Zanotti

“Il baco da pietra è una serpe che è di grande corpo ed è quasi tutto bianco e marrone, ed have in sé due proprie nature: ché egli per parte dell'anno si pone sotto terra che predilige grassa e umida, e non si sa se dorme o move. E come il sole giunge nell'ariete ne esce come da una grande forza mosso e vaga per la pianura.
L'altra natura si è che codesto baco emette un suono che talvolta pare voce umana e tanto più è il tempo che se ne è uscito di terra a primavera, tanto più è raro e arduo l'udirlo, e lo stesso suo corpo appare col tempo come arso e quasi dissolto dal sole, finchè, mutolito, torna dove proveniva.
E per questo suo infinito moto, può essere che il baco da pietra è quel verme che li antichi dicevano essere l'origine dell'uccello nominato fenice, che dal sole dopo mille e quattrocento e sessantuno anni era arso e da un verme nato dalle sue stesse ceneri, inumidite dalla madre natura, tornava a nuova vita.
E questo baco può assomigliare a li omini, che nascono da ventre caldo, vivono su la terra e ivi ritornano e così si succedono le generazioni, che ognuna porta il peso e l'eredità di quelle passate.”

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